Giulio Andreotti – Guerra & Pace
Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due.
Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due.
Il miglior soldato non attacca. Il combattente più valido riporta la vittoria senza ricorrere alla violenza. I massimi conquistatori vincono senza lotta. Il capo di maggior successo guida senza imporre dettami. È quella che si chiama non aggressività intelligente, ed è così che si esercita il dominio sugli uomini.
La guerra è finita; è il momento di abbassare le armi ed aprire il fuoco!
Avvezza i tuoi soldati a spregiare il vivere delicato e il vestire lussurioso.
Toccato da un’altra, sfiorato da un’altra, pensato da un’altra. È follia la mia. Scoppierò. Darò fuoco e sentirò il sapore amaro della quiete della pace a cui io non porrò confini. Solo dopo. Amare è combattere.
La civiltà si attende che questo tribunale metta la forza del diritto internazionale, i suoi precetti, i suoi divieti e la maggior parte delle sue sanzioni a servizio della pace.
Non avevo mai visto la pace così vicina. Allora mi voltai e cercai Nestore, il vecchio e saggio Nestore. Volevo guardarlo negli occhi. E nei suoi occhi vedere morire la guerra, e l’arroganza di chi la vuole, e la follia di chi la combatte.
Voglio raccontare quel che so, perché anche voi capiate quello che io ho capito: la guerra è un ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla.
La libertà è poter restare pacifici, in uno stato in cui è importante se resti viva.
La tua tradizione è una bomba, attento soldato i miei martiri ti girano attorno, presto la tua guerra avrà una musica che non potrai sentire.
Qualcuno mi spieghi la logica secondo la quale se un gruppo di stranieri mi fa un torto gravissimo, io acquisto immediatamente il diritto di vita e di morte su tutti i loro connazionali.
Uno contro tutti? Vince tutti.
Come può un uomodecidere della vita di un altro uomo?È così assurdo…forse, non è questa la vita,anzi, sicuramente è così.Non posso accettare l’ideache lo sia.Ma c’è davvero tanto bisognoche qualcuno ci insegni ad amare?È così semplice,così naturale.
Un soldato raccontò, di quando il cielo si oscurò, la terra pianse lacrime di aceto e grandine. Che cos’è la libertà, che significato ha?
Qui non c’è niente di sacro tranne l’osso dove si prendono i calci.
Io non mi considero un vero partigiano, io ero una staffetta.
Soffia vento, vieni naufragio: almeno morremo senza più il giogo sulle nostre spalle.