Antonio Cuomo – Guerra & Pace
L’indifferenza miete più vittime della guerra.
L’indifferenza miete più vittime della guerra.
È indispensabile vivere con l’obiettivo di non vincere le singole battaglie, perché un primo scontro vinto può anche allontanare la mente dal vero bersaglio e dalla vera meta. Quello che conta in una guerra è distruggere i punti strategici. La vittoria arriverà solo colpendo nei punti deboli dei nemici, dove è il cuore e non le armi a dover respingere gli attacchi.
Ricordate che vincere tante battaglia non conta come vincere la guerra.
L’obiezione che viene sollevata dai produttori di armi, e dai politici loro complici, è che le aziende produttrici di armi da guerra creano milioni di posti di lavoro. Il problema è che queste armi da guerra devono poi essere rinnovate e rimpiazzate, altrimenti le aziende chiudono… quindi servono guerre! Proseguendo nel loro ragionamento, sarebbe come dire che dobbiamo sganciare una bomba nucleare su Milano per creare milioni di posti di lavoro nella ricostruzione. Cari produttori di armi, anche produrre trattori e mietitrebbie e pompe per l’acqua per il terzo mondo, creerebbe milioni di posti di lavoro, ma le armi rendono molto di più. Il problema è questo!
Quando decidi di combattere una battaglia non far fede ad un esercito, ma alla tua capacità di affrontare il nemico con la tua forza.
Quando sembra che la pace sia tornata a regnare, ecco che di colpo, tutto può cambiare!
Io sono nessuno ma spesso è proprio nessuno che i giganti temono maggiormente.
Un Re che non vuole più combattere è il miglior suddito della pace.
Da molti anni ho dichiarato guerra all’alcool, le mie più dure battaglie le ho combattute contro le bottiglie, le sconfiggevo vuotandole, ma loro alla fine hanno vinto la guerra uccidendomi.
Molte guerre, purtroppo, derivano dal timore di coloro che sono diversi da noi stessi. Solo attraverso il “dialogo” si possono superare queste paure.
Ci saranno nuove guerre, le guerre delle informazioni.
Credo che Dio non si è pentito di aver creato l’uomo, ma invece di avergli concesso l’intelligenza e il pensiero. Forse non poteva nemmeno immaginare che essi potrebbero renderlo un crudele e sanguinario predatore della natura e della sua flora e fauna, e perfino anche dei suoi simili e di se stesso.
La pace inizia da una piccola goccia di bene, per sfociare poi in un immenso mare d’amore.
Quando ci accorgeremo che la vera guerra la facciamo per la pace sarà troppo tardi, la guerra sarà finita e la pace non sarà arrivata.
Perché quando vivi la guerra essa ti cattura, ti conquista in qualche assurdo e macabro modo, penetrando sotto la tua pelle, invadendo le vene e opprimendo le vie respiratorie. Tu quasi non la senti ma essa c’è sempre, li, come una bastarda compagna beffarda che ghigna al tuo sole che a stento fa capolino da sotto le macerie lunari.
Al soldato di conquista ogni terra è nemica, anche la sua.
a volte per vincere una battaglia non basta ne il coraggio ne la volontà.