Guido Mazzolini – Poesia
Mi accorgo che la poesia è come una mosca catturata in un bicchiere, che ronza e sbatte contro il vetro senza fermarsi mai.
Mi accorgo che la poesia è come una mosca catturata in un bicchiere, che ronza e sbatte contro il vetro senza fermarsi mai.
I poeti dicono che le rocce sono le ossa della terra, i fiumi invece le vene.
Il poeta è sempre socialmente poco accettato, almeno finché non è coronato dalla fama: anche allora resta inaccettabile ai più, ma il piedistallo su cui viene posto, isolandolo di fatto, neutralizza la diversità che egli rappresenta.
Tutti possono scrivere poesie, ma non tutti possono diventare poesia.
Quando si nasce poeti, l’amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni.
Smettere di scrivere per paura che gli altri leggano è come nascondersi per paura che gli altri ci conoscano.
La scrittura è un compiacimento liberatorio che finisce per annientare la vivacità e qualche associazione intorno a un pensiero; lo scritto si riempie ma vuota la mente, si illumina in uno sfogo di memoria.