Guido Mazzolini – Vita
La nostra fragilità è un dono, serve a ricordarci quanto siamo eterni e provvisori.
La nostra fragilità è un dono, serve a ricordarci quanto siamo eterni e provvisori.
A volte si prova, si cerca di andare avanti cercando di convincersi che doveva andare nel modo in cui è andata, ma alla fine ci si rende conto che nella vita ci sono attimi che non si possono dimenticare!
Il mio sguardo nuovo, su di bianche nuvole, ancora volto su terre non mie. Pesante fardello reca il mio cuore, groppa provata da generosa soma conduce il mio essere a nuove prove, amaro è l’abbandono, non scevro del fiele del ritorno. Arduo è il pensiero che, non rinverdendo il cammino, su impervio e perituro sentier s’addentra.Dell’esser mio ho fatto merce, del valor, soldo, per un sorriso mi son fatto creta, per un bacio arrendevole acqua. Ancor vedo il librarsi del candido cencio e, già il verbo cambia melodia, il desio ancor resiste, forte, bramoso del pugno di natia terra a ricoprir il volto, ormai inane e vuoto, del soffio amoroso si lungo negato.
Le piccole cose della vita sono infinitamente più importanti delle grandi.
Ci vuole un po’ di pazzia: la vita è troppo seria e complicata.
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Nel continuo dare Nessun pozzo e inesauribile, e dura in eterno. Alla lunga ci ritrova a raschiare il fondo.