Guido Paolo De Felice – Ricordi
Quando ti manca qualcuno, il momento peggiore della giornata è quello in cui ti tocca sognare.
Quando ti manca qualcuno, il momento peggiore della giornata è quello in cui ti tocca sognare.
Alcuni ricordi legati alle persone che troppo presto ci hanno lasciato continuano a tenere in vita dentro di noi un dolore che non si attenuerà facilmente.
Non importa quanti si ricorderanno di te. Ciò che conta è che se ne ricordino quelli a cui tu tieni.
Dare è dare. E io adesso ho solo un’immagine da dare: farsi autogol dentro al cuore.
Quando sei nato per la prima volta hai conosciuto la luce del sole. Il giorno dopo ti sei svegliato è per la prima volta hai conosciuto il sorriso di tua madre, gli occhi felici di tuo padre e la gioia incontenibile di tuo fratello. Passarono alcuni mesi e hai imparato a conoscere la luna, le stelle, il giorno e la notte. Quando sei cresciuto abbastanza hai imparato a conoscere il mondo e tante persone che ti hanno voluto bene. Ma come accade spesso, ogni persona tende a dimenticare gli affetti e tutti i ricordi del suo passato, incurante dello spessore polveroso che si va accumulando sulla sua coscienza.
Si poteva, diceva, si poteva svuotare la memoria come si svuota un sacco di pietroline dentro un fiume. Finiscono in fondo al suo letto, e muovendosi arrivano forse al mare. Non si fanno scomparire i ricordi, perché appartengono alla terra. Ma si possono lasciare altrove, come i libri, che smettono di appartenerti quando hai finito di scriverli.
Non mi innamorerò di te per come mi guarderai, per ciò che dirai, per come mi toccherai. Mi innamorerò di te perché arrossirai, capendo di avermi finalmente trovato.