Guido Santarcangelo – Tristezza
Nulla è più triste che sentirsi dire ti amavo.
Nulla è più triste che sentirsi dire ti amavo.
Il dispiacere che nasce dal desiderio impossibile di tornare indietro; ecco cos’è la nostalgia.
Sulle note del silenzio io ti penso. Anch’io imparerò a suonarlo.
M’impongo di essere forte. Credo di essere forte. La realtà annienta. Vivo di fantasia.
Sono uscita di casa perché stavo troppo male. Quando sono rientrata, pensando che mi ero divertita, sono stata peggio. Mi sono sentita in colpa perché non eri con me.
A cosa sto pensando? A nulla, se penso mi faccio male.
Ho creduto di affogare nel mare della solitudine, circondato dalla cattiveria. Ho imparato a nuotare così bene che adesso la cattiveria mi scivola addosso come fa il salmastro sotto la doccia! Non mollo, non cedo, testa alta e vado avanti!