Guido Santarcangelo – Tristezza
Nulla è più triste che sentirsi dire ti amavo.
Nulla è più triste che sentirsi dire ti amavo.
E qui, fra tanta ipocrisia, decido di morire prima che questa decida di uccidermi.
Fa talmente freddo che mi si sono congelati anche i pensieri.
Che tristezza limitarsi a leggere le carte, le mani. Nessuno impara a leggere gli occhi!
Quando ci provi al meglio che puoi, ma non riesci ad ottenere quel che vuoi. Quando ottieni quel che vuoi ma non è quello di cui hai bisogno. Quando ti senti così stanca ma non riesci a dormire. Quando le lacrime si versano sul tuo viso. Quando perdi qualcosa che non puoi rimpiazzare. Quando ami qualcuno, ma tutto va perduto. Potrebbe andare peggio?
Sono veramente pochi i giorni in cui riesco a sorridere, gli altri sono pieni di nostalgia e lacrime. Non voglio apparire come una vittima, quindi spesso nascondo il mio umore anche alle persone più care, nemmeno loro capirebbero non lo capisco nemmeno io, so soltanto che non li cerco, arrivano come i temporali e mi travolgono, e a me non rimane che sperare che passino il prima possibile.
Ci sono giorni, come oggi, in cui sento il peso del cielo sopra di me.