Hakim Sana – Guerra & Pace
Il Bene e il Male non esistono nel mondo delle parole. I nomi “Bene” e “Male” appartengono a me e a te.
Il Bene e il Male non esistono nel mondo delle parole. I nomi “Bene” e “Male” appartengono a me e a te.
E c’è chi dice di far la guerra per la pace, gli odori che non sentiamo mai, il silenzio che non ascoltiamo mai. E poi le marce sopra i fiori e le nostre prigioni che sono dentro di noi. E poi gli sguardi negati che ti fanno naufragare, chi si accorge di chi non c’è più e chi si accorge, di chi non c’è ancora. E poi la verità che gira lontano, chi viene stretto e, chi si stringe da solo. E poi c’è chi piange alla vita che sta per arrivare e, chi sorride alla vita, che se ne va.
Il combattente che fugge, può sopravvivere per combattere un’altra volta.
Non c’era molto da dire, c’erano solo delle cose da rivalutare, con la forza del pensiero che batteva quelle di qualsiasi altro tipo, il perché? Semplice, non era in conflitto con nessuno. La scienza e la religione ad esempio potrebbero essere definite in conflitto, la pace con la guerra, ma la guerra era troppo faticosa anche per chi l’appoggiava più di ogni altra cosa, non era come pensare alla Pace, quella è stata dalle origini la cosa più rilassante della storia, così ci sentivamo vincitori per una volta.
L’unico modo per mantenere la pace è di fermare ogni atto di guerra!
Neppure la più splendida vittoria può redimere una guerra atroce.
In chiesa per devozione, alla guerra per necessità.