Hans Urs Von Balthasar – Religione
Poiché apparteniamo a Cristo, deve prevalere in noi la gioia.
Poiché apparteniamo a Cristo, deve prevalere in noi la gioia.
Nessuno potrà mai bussare alla porta del paradiso con gli occhi asciutti. E quelli che non potranno bussare non hanno mai avuto il coraggio di aprirli.
Ci furono nubifragi, tempeste, uragani, terremoti. Tutto questo poteva essere superato in un solo modo: con la fede!
Dio nasce e vive nelle nostre menti, lo immaginiamo infinitamente grande come l’universo e nello stesso tempo è infinitamente piccolo come un’impulso tra neuroni.
Contro di te battono le mani quanti passano per la via; fischiano, scrollano il capo sulla figlia di Gerusalemme: “è questa la città che dicevano bellezza perfetta, gioia di tutta la terra?”.Spalancano contro di te la bocca tutti i tuoi nemici, fischiano e digrignano i denti, dicono: “l’abbiamo divorata! Questo è il giorno che aspettavamo, siamo arrivati a vederlo”.Il Signore ha compiuto quanto aveva decretato, ha adempiuto la sua parola decretata dai giorni antichi, ha distrutto senza pietà, ha dato modo al nemico di gioire di te, ha esaltato la potenza dei tuoi avversari.
Cos’è più scorretto, mostrare la propria croce, rispettando il Credo altrui o l’egoismo di chiedere rispetto calpestando l’altrui Credo?
I simboli delle grandi trasformazioni storiche non si sfrattano: vale per il tricolore dell’unità d’Italia, giustamente difeso dal vilipedio secessionista, come per il crocifisso che sta piantato nel cuore della civiltà. Il crocifisso, simbolo religioso, cui i cristiani guardano come la stella polare della loro fede, ma è parte integrante della nostra identità di popolo. Parla al cuore dei credenti, ma allunga le braccia sulle sofferenze di ogni uomo e donna, indica traguardi di giustizia, pace e solidarietà. Anche i giudici di Stasburgo dovrebbero saperlo.