Harjashan Singh – Tristezza
La vita è un fiume di tristezza che sfocia nella morte.
La vita è un fiume di tristezza che sfocia nella morte.
Il troppo bisogno d’amore fa fare degli errori madornali, tanto da non riuscire a distinguere una rosa da un escremento.
Ci sono giorni che la malinconia ti assale, vorresti spaccare il mondo in due, le persone ti deludono e infrangono le tue aspettative, ma bisogna essere forti e pensare solamente a una cosa, chi ti delude non merita la tua presenza, solo chi ti vuole bene veramente non bada a come sei e a chi sei ma ti accetta con i pregi e i difetti affrontando insieme le difficoltà che la vita ogni giorno ti mette davanti.
“Ti amo” cinque lettere, quante volte l’abbiamo detto senza pensare quanto sono pesanti e piene di significato, queste cinque lettere. Quanto ci impegniamo a rispettare queste cinque lettere! Basta togliere una lettera e si sfalda tutto (cosa importa se i figli soffrono, l’importante che “io” stia bene con il/la nuovo/a compagno/a, la colpa “è sempre” dell’altro! Ma io cosa ho fatto per evitare tutto questo?)
Il mio più grande rammarico è di non essere riuscita in tempo a capire che dietro le sembianze di un agnello si celava il più feroce dei lupi.
Ma secondo voi? I sentimenti, una volta morti, come li devo seppellire? Dovrò metterli dentro una bara?
Oggi inizia il giorno con una rinuncia alla nostalgia, fa a meno della tristezza, metti su un bel sorriso, e, prova ad essere felice con un bel sorriso.