Haruki Murakami – Anima
Ho sempre avuto fame di affetto, io. E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta.Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio. Sarebbe bastato una volta, una sola unica volta.
Ho sempre avuto fame di affetto, io. E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta.Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio. Sarebbe bastato una volta, una sola unica volta.
Pensieri troppo profondi, per potersi trasformare in lacrime.
È semplice evidenziare gli errori degli altri ma pochi sono umili nel riconoscere i propri.
Un corpo è colorato di desideri, di paure, di gioia, di dolore, è una tavolozza di emozioni dove l’anima intinge il suo pennello per dipingere la vita d’arcobaleno.
Le nostre anime amavano danzare tra il bilico di chi si sente vivo e di chi si sente pazzo. Ci trovavamo in bilico difronte ad ogni cosa, in bilico tra il pericolo e la paura, tra la felicità e l’illusione, tra un parco colmo di Fiori e un deserto senza sabbia, tra la rabbia e la confusione, tra il sonno e la stanchezza, tra la certezza e la possibilità, tra le note di un motivo triste e quelle di un motivo sereno, tra la malinconia e il rumore dei ricordi, tra noi e il resto del pianeta.
Lenta, vibra, mentre respira per poter sfiorare l’aria. La voce che sento è la sua, la tua oppure la mia. È un’anima che bisbiglia al vento il suo lamento racchiuso in un ricordo senza tempo.
La felicità è lo splendore dell’anima.