Henri Frédéric Amiel – Abitudine
L’abitudine è una massima vivente diventata istinto e carne.
L’abitudine è una massima vivente diventata istinto e carne.
Lui ha sempre pensato che quando camminava il mondo gli girava accanto… tutti i pensieri sembrano più densi e profondi e allo stesso tempo scivolano sul suolo soffocato dalle suole delle scarpe. Era stanco della solita vita; era stanco della musica del borgo. Si nascondeva nel cappotto pensando che quel giorno gli avrebbe regalato un “intorno” di tempo diverso da tutto il resto.
C’è un rituale antico che ci permette anche dopo tanto tempo, quando ci incontriamo, di sapere cosa dire e cosa fare come se un filo legasse tutti i nostri momenti insieme.
Le tue fatiche nel scalare una montagna saranno premiate da ciò che si trova in cima.
Rido… rido perché penso a tanta gente che rivela la sua tristezza non facendo nulla per cambiare la situazione, pur sapendo che tutto dipende da noi stessi. Rido perché ciò che fa star bene nel malessere (all’apparenza) è l’immobilità. Ma a lungo andare saremo tutti deteriorati dalla stabilità emotiva e saremo cadaveri che camminano in un mondo costruito dall’artificialità e dalla superficialità.
La paura è in ognuno di noi, capita spesso di non riuscirla a controllare.È dentro di noi, come una chiave nella serratura.Senza di essa non si potrebbe vedere al di là della porta e quindi ci terrorizza.È la stessa paura che ci spaventa, e ci spaventa l’idea di non riuscire nell’intento, ci spaventa il buio, i rumori, ma quella più comune in tutti è il futuro.
Non datemi né onori né ricchezze ma datemi certezze, senza trucco senza inganno che assicurino il domani a quelli che verranno.