Henry Ford – Lavoro
Quello che non c’è non si rompe.
Quello che non c’è non si rompe.
Le opportunità non si aspettano, si creano. Mi dispiace per chi vive di competizione e non crede nella collaborazione.
Siamo mossi da un falso mito, quello dello stipendio. Siamo convinti che solo lo stipendio possa farci sopravvivere, che senza saremmo persi, moriremmo di fame e di freddo. Siamo convinti che per avere un chilo di frutta dobbiamo dare in cambio dei soldi, decurtati dal nostro stipendio, proveniente dalla vendita del nostro lavoro a terzi. Non è un grande affare se ci pensate bene. Sul vostro lavoro ci deve guadagnare prima di tutto il vostro datore di lavoro. Sul chilo di frutta che comprate in città ci deve guadagnare il coltivatore, il mediatore, il grossista, il trasportatore, il supermercato. In pratica, tra voi e il vostro kilo di frutta, c’è un esercito da mantenere. Con il vostro stipendio. Non è un grande affare, no? Non starete lavorando per troppe persone?
Se gli uomini hanno la capacità di inventare nuove macchine che tolgono lavoro ad altri uomini, hanno anche la capacità di rimetterli al lavoro.
Non pensate al bene del posto, ma al bene del lavoro.
L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro o che affonda nella sua mancanza?
Lavorare sé stessi è il lavoro più faticoso e gratificante che esista.
Le opportunità non si aspettano, si creano. Mi dispiace per chi vive di competizione e non crede nella collaborazione.
Siamo mossi da un falso mito, quello dello stipendio. Siamo convinti che solo lo stipendio possa farci sopravvivere, che senza saremmo persi, moriremmo di fame e di freddo. Siamo convinti che per avere un chilo di frutta dobbiamo dare in cambio dei soldi, decurtati dal nostro stipendio, proveniente dalla vendita del nostro lavoro a terzi. Non è un grande affare se ci pensate bene. Sul vostro lavoro ci deve guadagnare prima di tutto il vostro datore di lavoro. Sul chilo di frutta che comprate in città ci deve guadagnare il coltivatore, il mediatore, il grossista, il trasportatore, il supermercato. In pratica, tra voi e il vostro kilo di frutta, c’è un esercito da mantenere. Con il vostro stipendio. Non è un grande affare, no? Non starete lavorando per troppe persone?
Se gli uomini hanno la capacità di inventare nuove macchine che tolgono lavoro ad altri uomini, hanno anche la capacità di rimetterli al lavoro.
Non pensate al bene del posto, ma al bene del lavoro.
L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro o che affonda nella sua mancanza?
Lavorare sé stessi è il lavoro più faticoso e gratificante che esista.
Le opportunità non si aspettano, si creano. Mi dispiace per chi vive di competizione e non crede nella collaborazione.
Siamo mossi da un falso mito, quello dello stipendio. Siamo convinti che solo lo stipendio possa farci sopravvivere, che senza saremmo persi, moriremmo di fame e di freddo. Siamo convinti che per avere un chilo di frutta dobbiamo dare in cambio dei soldi, decurtati dal nostro stipendio, proveniente dalla vendita del nostro lavoro a terzi. Non è un grande affare se ci pensate bene. Sul vostro lavoro ci deve guadagnare prima di tutto il vostro datore di lavoro. Sul chilo di frutta che comprate in città ci deve guadagnare il coltivatore, il mediatore, il grossista, il trasportatore, il supermercato. In pratica, tra voi e il vostro kilo di frutta, c’è un esercito da mantenere. Con il vostro stipendio. Non è un grande affare, no? Non starete lavorando per troppe persone?
Se gli uomini hanno la capacità di inventare nuove macchine che tolgono lavoro ad altri uomini, hanno anche la capacità di rimetterli al lavoro.
Non pensate al bene del posto, ma al bene del lavoro.
L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro o che affonda nella sua mancanza?
Lavorare sé stessi è il lavoro più faticoso e gratificante che esista.