Non tutte le prigioni hanno le sbarre: ve ne sono molte altre meno evidenti da cui è difficile evadere, perché non sappiamo di esserne prigionieri.Sono le prigioni dei nostri automatismi culturali che castrano l’immaginazione, fonte di creatività.
Vi ricordate quando gli eventi non si riprendevano, ma vi prendevano?
Il nucleare, se è sicuro, risolve il problema energetico, se non è sicuro risolve… tutto.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
Il mondo è pieno di belle parole e di idee propositive. Se non fosse per la convenienza, la volontà potrebbe renderlo perfetto.
A vedere certi film penso quanto sia bella la pubblicità.
Preparatevi malfattori, basta solo un po di tecnologia nelle mani di tutti, per portare alla luce i vostri pensieri e nefandezze.