Hermann Hesse – Filosofia
Quel che conta non sono le interpretazioni banali che diamo alle parole, ma le parole stesse.
Quel che conta non sono le interpretazioni banali che diamo alle parole, ma le parole stesse.
Quando alle domande non abbiamo risposte né dalla scienza, né dalla religione, dobbiamo affidarci al termometro della coscienza, ma prima di farlo è necessario assicurarsi di avere un anima limpida, è una visione ecologica della vita!
Il “tempo soggettivo” di ognuno è limitato dal “tempo oggettivo”, il quale meccanismo è fatto dalla misura e precisione perfetta di ogni periodo. Oggettività che “rode” la soggettività, quando il vissuto è macchinoso o evanescente. C’è un margine di libertà personale, è il vivere più “carpe diem”, e i momenti più intensi. Ma sia il tempo oggettivo che quello soggettivo non durano tutto il tempo, e quindi può esserci dell’altro.
Come puoi convincermisenon credi in te stesso.
L’equanimità scarseggia sul pianeta Terra ma abbonda, invece, nell’altro Mondo là dove il regnante vive a braccetto del pezzente.
La vita deve essere un sodalizio di emozioni coniugate con le sensazioni, di amori che si uniscono alle passioni, di attimi spasimanti del tempo, di sogni che precedono la realtà, di strade che pur non esistenti, possano guidarci nella giusta direzione.
I difetti e le tare dell’anima sono come le ferite del corpo: nonostante gli sforzi inimmaginabili fatti per guarirle, rimane sempre una cicatrice.