Hermann Hesse – Lavoro
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso e pubblica il falso.
Ognuno di noi deve trovare per conto suo che cosa sia lecito e cosa proibito: proibito per lui. Si può non fare mai alcunché di proibito ed essere tuttavia un grande furfante. E viceversa. A rigore, è una questione di comodità. Chi è troppo comodo per pensare da sé ed essere giudice di se stesso si adatta ai divieti quali sono. Facile per lui. Altri sentono invece certi comandamenti dentro di sé e considerano proibite cose che qualunque galantuomo fa ogni giorno, mentre sentono lecite altre cose che di solito sono vietate. Ognuno dev’essere garante di se stesso.
L’ansia uccide più persone del lavoro perché più persone si preoccupano invece di lavorare.
Ci sono tre categorie di clienti: 1. Quelli fastidiosi che pagano; 2. Quelli fastidiosi che pagano con difficoltà; 3. Quelli fastidiosi, che non pagano e che bussano alla porta il venerdì sera mentre stai per andare finalmente a casa.
Già solo un piccolo contributo al paese da parte di tutti è un grande passo verso un futuro migliore, per noi, per le nostre famiglie e i nostri figli.
Una volta egli le disse: “Tu sei come me, sei diversa dalla maggior parte delle altre persone. Tu sei Kamala, e nient’altro, e in te c’è silenzio, un riparo dove puoi rifugiarti in ogni momento e rimanervi a tuo agio; anche a me succede così. Ma poche persone posseggono questa dote, sebbene tutti potrebbero averla.”(Tratto da “Siddharta”)