Hermann Hesse – Sogno
Più è difficile avere una cosa, più la si ama.
Più è difficile avere una cosa, più la si ama.
Io sogno e so sognare, ma la differenza è che non condivido i miei sogni; li custodisco segretamente. Il condividere è un livello altro, secondo me si condivide la realtà, non il sogno, il sogno è del sonno, è un fatto privato!
E comunque sognare rimane il più bel modo di aspettare il domani.
I sogni: la lama che è capace di trafiggerti il cuore. Quando sogni qualcosa di fantastico e speri di non svegliarti più, quando cerchi di credere che sia tutto vero. Ma prima o poi la favola finisce. Tutto finisce. Era da aspettarselo in fondo. In fondo sapevo che andava a finire così. La delusione deriva dal fatto che forse dentro di me non era ancora morta la speranza, che c’era ancora qualcosa in cui credere. Già, i sogni. L’unica cosa che per qualche ora riesce a renderti felice, ma poi, sappi che questa felicità ha un prezzo da pagare. Il risveglio.
Non ci sarebbe notte priva di un desiderio, non ci sarebbero stelle in cielo da illuminare. Quelli che chiamiamo sogni non sono altro che desideri che ci portiamo dentro.
C’e una discrepanza fra sogno e realtà notevole. Può anche succedere che qualche sogno non si avveri, non è una tragedia, è un dolore. La vera tragedia è quando abbiamo lo stesso amore, la stessa passione, nello stesso medesimo tempo per un sogno e per una realtà che si escludono a vicenda. La tragedia è quando si mischiano e non sappiamo più a cosa dare ragione. La felicità invece è poter abitare queste due stanze separatamente e voler bene sia alla realtà che al sogno insieme e divise.
Ti stanchi di attendere quando realizzi che il sogno valeva la metà di quanto immaginassi e tu il doppio di quello che avrebbero voluto farti credere.