Ibrahim Nasrallah – Poesia
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
Le uniche parole che meritano di esistere sono quelle migliori del silenzio.
La poesia è sempre stata presente e disponibile, sia nell’armonia dell’universo che nella semplicità e nei colori della natura. I poeti e i drammaturghi, in virtù della loro sensibilità, fantasia e ispirazione, non fanno altro che darle voce e tradurla in parole scritte, affinché essa possa non solo essere sentita dalle distaccate orecchie di giacchio degli umani, ma anche notata e letta dai loro distratti e noncuranti occhi carnali.
Gli editori credono ciecamente, con apriorismo razzistico, che la poesia sia tabù per la libreria. E lo credono anche i librai.
Il pensiero è sempre la pietra d’inciampo della poesia.
La poesia è amore, quell’amore che distingue il cuore da molti altri, e l’espressione di un anima avvolte inadatta a questo mondo fatto non solo cattiveria e falsità, e basato sulle cose materiali in generale.
Ci sono parole che nascono dal cuore, nascono spontanee per essere donate, parlano la lingua del tuo cuore, hanno il suono della tua anima, sfiorano con la delicatezza di una tua carezza, sono profumate della tua vita, fanno parte di te. E quando le doni, doni un pezzo del tuo cuore.