Ibrahim Nasrallah – Poesia
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
Insisti con la poesia solo se ne senti l’urgenza da dentro, altrimenti rischi di fare solo della bella prosa.
Quando il verso libero decanta “liberi pensieri” e costruisce ponti di condivisione, è l’ingegnere più creativo della vita.
È veramente miserabile e barbaro quell’uso moderno di tramezzare tutta la scrittura o poesia di segnetti e lineette, e punti ammirativi doppi, tripli ecc.
Non c’è miraggio più bello e suggestivo, se non quello della nostra antichità che rivive nelle poesie del nostro tempo.
La vera poesia non è solo negli scritti che si leggono a scuola, è nella fronte sudata di un padre che lavora per i suoi figli e nello sguardo di due ragazzi innamorati. È nei tuoi occhi di te che credi di non essere speciale!
La poesia è qualcosa di semplice ed intenso che và soltanto colto. Può esserlo il sorriso di un bambino quando ci guarda con gli occhi pieni di gioia ed ammirazione, un volo di un’aquila in alto nel cielo, una luce neon offuscata da una notte piovosa e nebbiosa, un fiore in mezzo ad un prato, un dolce suono che pervade i nostri sensi, una frase in un libro o su di un muro, la fresca rugiada sui fili d’erba di un freddo mattino. Tutto quanto che sappiamo cogliere attorno a noi possiamo plasmarlo in poesia. Il poeta è un osservatore instancabile che tiene il propri sensi sempre aperti e che sa infondere al dettaglio la più alta essenza di se.