Iginio Carvelli – Sogno
I sogni non si misurano dalla loro lunghezza temporale, né dalla loro capacità di sconfinare nella realtà. Il piccolo sogno, purché intenso e senza l’incubo del precipizio, regala sempre un’utopia che può fare compagnia.
I sogni non si misurano dalla loro lunghezza temporale, né dalla loro capacità di sconfinare nella realtà. Il piccolo sogno, purché intenso e senza l’incubo del precipizio, regala sempre un’utopia che può fare compagnia.
Se la vita fosse tutto un sogno? Se morissimo in questi “sogni” e se il nostro risveglio fosse solo un altro sogno, un’altra vita, ce ne accorgeremmo mai?
Per ogni età c’è un sogno che muore, o uno che viene alla luce.
La speranza è legata all’attesa, e chi sa attendere sa pure sperare senza contare le ore.
Guardo il soffitto di camera mia, ogni suo dettaglio: è bianco, regolare, oscurato di tanto in tanto dall’ombra dell’armadio e dal lampadario. Un soffitto come tutti i soffitti del mondo, eppure riesco a perdermici. Quel bianco è come un foglio di carta che attende solo di essere riempito, dipinto con i colori dei miei sogni. Spesso, penso di essere all’inizio di una storia, all’inizio della storia, non c’è ancora niente, ma si percepisce che sta arrivando l’inizio.Ovviamente sono sola, da qualche tempo sono sempre sola, immagino che sia per questo che mi perdo nel soffitto. Lo so che sto sbagliando, lo so che dovrei sforzarmi di più, ma proprio non ci riesco. Il soffitto proietta l’immagine di me stessa, in una strana e bellissima dimensione parallela, circondata da amici, stretta tra le braccia di un ragazzo bellissimo, con i capelli neri e gli occhi celesti; sembra dirmi: “Guarda cosa ti stai perdendo”. Vorrei rispondergli che lo so benissimo, ma lui ignora la mia risposta e continua a far scorrere le immagini: lo stesso ragazzo con gli occhi celesti mi è accanto, siamo in un bosco, da qualche parte scorre dell’acqua, ma l’unico suono che voglio sentire è quello della sua voce. Ma lui non parla, avvicina il suo corpo al mio, sento il suo respiro sulle mie labbra e poi… chiudo gli occhi, basta. Non voglio sentire ne vedere niente. Il mio cuore batte troppo forte, una lacrima silenziosa scende sul mio viso mentre ripenso al ragazzo sconosciuto che forse non incontrerò mai.
Tutto ciò che non sappiamo è ciò che ci fa sognare, quando lo conosceremo creeremo quel sogno…
Buona notte piccola mia e sogna… ti auguro di sognare un viaggio verso quell’isola dove ogni realtà è un sogno; e dove l’unica realtà è il sogno di un’eterna felicità!