Ilaria Pasqualetti – Comportamento
Prenditi cura di te, la persona più importante della tua vita devi essere tu per poter rendere importanti gli altri.
Prenditi cura di te, la persona più importante della tua vita devi essere tu per poter rendere importanti gli altri.
Quando resti abbagliato da qualcuno o qualcosa, non vedi la parte che lasci nel buio e che ti nasconde l’essenziale.
La disperazione speranzosa e quella che muove i suoi passi nella fede ceca profondamente radicata nel cuore. Di quella disperazione l’uomo muore solo e cieco. La disperazione assoluta e quella che conduce i passi al vero, essa spinge l’incauto uomo a sprofondare negli abissi di un ancor più buio momento. Si attacchi l’uomo finché può ai suoi vizi, essi sono una lunga fune che lo solleva dal baratro della morte, ma il loro effimero aiuto svanisce rapido così com’è apparso. Segua la traccia del loro falso dire, e quando ogni porta avrà chiuso allo stesso il passo, colui che ne ha seguito le tracce della vita si troverà nel più profondo buio, dove la disperazione lo coglierà nudo, e senza funi tra le mani. L’istante del Grande Dolore consacra l’essere che ha seguito il giusto cammino in uomo vero, ed in quel momento i suoi occhi forgiati dal fuoco della vita avranno accesso al vero. Vivi in te, per te e la vita prenderà dimora nel tuo vivere.
Tratta come ti trattano che non è sbagliato. Allora tieniti pronta cara tu sei falsa…
Non sono una santa… non di certo… ma nemmeno una stronza…Opere altruistiche eclatanti non ne faccio o perlomeno non mi sembrano tali…a volte sono modesta e altre volte pecco di presunzione.A detta degli altri sono una buona… anche se non sono una cattolica che va a battersi il petto ogni giorno in chiesa…La bontà è ben altro: disponibilità verso gli altri in tutte le maniere…La mia piccola forma di cattiveria la riscontro quando mi esasperano e allora ci si deve aspettare il mio colpo alla stessa moneta… ma a volte c’è il pericolo che aspettando troppo mi dimentichi di vendicarmi… per cui dopotutto molto rancore non lo so portare… ma nell’immediato sarei capace di tutto, presa dai nervi e dalla rabbia… sono impulsiva… (ma piango anche guardando un film o ascoltando una canzone)…Quello che a volte mi salva è la saggezza e la paziena acquisita che mi aiutano a riflettere subito dopo… ma la cattiveria, quella perversa architettata e determinata chiamata malignità, non mi appartiene.Sì, pensandoci bene non sono un angelo ma neanche un diavolo… e al confronto con parte del mio prossimo so di essere una persona che vive nel giusto… che ha ancora molto da imparare e che continuerà a sbagliare per crescere… come tutti gli umani, per cui non sono né migliore né peggiore di tutti voi…
Dicevano che era sbagliata. Lei si sentiva sbagliata e continuava a sbagliare. Poi ha conosciuto…
Colui che osa muoversi “oltre” non inciampa nel verbalizzarlo.