Ilaria Pasqualetti – Felicità
Cosa servirebbe nella vita? Un pizzico di serenità, una manciata di felicità, un briciolo di tranquillità.
Cosa servirebbe nella vita? Un pizzico di serenità, una manciata di felicità, un briciolo di tranquillità.
La gioia è nel credere del futuro e nel futuro del credere siate in Voi e per Voi, insieme siete uno nella molteplicità dell’unico.
Proviamo ad essere felici semplicemente per l’opportunità di poter asciugare una lacrima o portare una parola di speranza a chi l’ha persa.
Se mi chiedono cos’è la felicità io rispondo: La felicità è soggettiva. Aristotele, all’inizio dell'”Etica nicomachea” affermava che tutti gli uomini tendono alla felicità: Chi non vorrebbe essere felice? Ma si sa che ciascuno di noi ha una sua, specifica ed individuale nozione di felicità. Ed è un attimo fuggente, trà gioie e dolori che la vita ci riserva. Possiamo anche afferrare per un attimo la felicità e possiamo anche perderla poco dopo. Ma sentiamo sempre la necessità di raggiungerla. È un modo di vivere la vita, se riusciamo a realizzare i nostri sogni siamo felici e visto che i sogni non sono uguali per tutti allora la felicità dev’essere per forza soggettiva. C’è chi è felice con una bella famiglia, chi lo è con la gloria. Per me è una condizione di armonia tra me ed il resto del mio mondo e nella conoscenza di me stessa.
La felicità è fatta di infinitesimali ma immense particelle di vita come incontrarsi da sconosciute e sentire nel cuore un battito speciale, il preludio di un’amicizia vera fatte di cose semplici fra persone semplici.
Adoro addormentarmi contando i battiti del tuo cuore.
Il buon umore produce un’infinita energia, è contagioso e per giunta gratis.