Ilaria Pasqualetti – Figli e bambini
“Mamma non lasciarmi mai”, “Dovrò farlo piccolo mio, un giorno camminerai da solo, la tua mamma ti guarderà da lontano e sarà pronta qualora tu cadessi e non riuscissi a rialzarti da solo”
“Mamma non lasciarmi mai”, “Dovrò farlo piccolo mio, un giorno camminerai da solo, la tua mamma ti guarderà da lontano e sarà pronta qualora tu cadessi e non riuscissi a rialzarti da solo”
Non cercare mai la mia mano: la troverai sempre racchiusa sulla tua. Invisibile, ma sempre presente.
Non perderò mai la stima di me stessa, amo troppo il mio modo di essere, il mio modo di vivere la vita, il mio avere dei valore che in pochi ormai hanno. Sò essere buona con chi lo merita ma anche cattiva con chi si mette sulla mia strada per farmi cadere.
Umiltà, ma cos’ha di difficile questa parola? Perché in molti non la conoscono? Forse hanno così tanta cattiveria dentro che non riescono a capirla.
Non si insegna a vivere, possiamo solo mettere a disposizione di chi amiamo il nostro passato, i nostri errori, le nostre paure, le nostre vittorie ed anche le nostre sconfitte al fine di poter evitare ostacoli, anche se la cosa migliore è trovarseli davanti quegli ostacoli ed affrontarli, solo in questo modo le sconfitte daranno forza e le vittorie soddisfazione.
Crescere è un gioco. Vince chi rimane bambino.
Per buon senso e giustizia, in una grande famiglia all’educazione dei figli deve pensarci unicamente il padre, non gli estranei.