Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Il cuore è puro cristallo, fragile da spezzarsi al minimo urto, e ricomporlo e impossibile.
Il cuore è puro cristallo, fragile da spezzarsi al minimo urto, e ricomporlo e impossibile.
Io sono stata una balena, il dorso forte su cui lui si era fermato, come un uccello in attesa del vento che lo restituisse al suo viaggio.
È sempre e solo una questione di “forza”, ma non quella fisica, quella che viene da “dentro”, quella che ti fa combattere ogni giorno, che ti fa aggrappare alla vita anche quando ci sono tanti che vorrebbero che tu lo mollassi quell’appiglio. Quella che ti fa comprendere e perdonare. Quella che ti permette di lasciar andare, quella che ti fa dimenticare. Quella che ogni giorno ti fa dire “buongiorno sole!”
Non sempre, il posto in cui ci troviamo, è lo stesso in cui vorremmo esserci.
Nelle fredde notti d’inverno, non c’è coperta più calda di un corpo umano.
Non mi piace affatto sapere quel che si dice di me in mia assenza: mi rende troppo presuntuoso.
A lei capitava spesso di passeggiare per le strade e non di “vederle” soltanto le persone, ma di soffermarsi a guardarle. E capitava di ritrovare in loro un po’ della sua timidezza, persone con sorrisi finti, che lei aveva imparato a riconoscere, lei lo sapeva, perché erano uguali ai suoi, bastava soffermarsi a guardare i loro occhi spenti, vuoti per capirlo. Allora aspettava di incrociare il loro sguardo per salutarle con un sorriso, ma uno di quelli veri però, come per dire “ho guardato i tuoi occhi, riconosco quel vuoto. Anche se non so cosa ti stia succedendo, ne uscirai”. Anche se non le aveva mai viste o conosciute e mai le avrebbe più incontrate. Perché lei sapeva cosa significasse la mancanza di un sorriso e nessuno che sapesse leggere i suoi occhi.