Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Indossa le mie scarpe, percorri la mia strada, poi potrai permetterti di aprire la bocca ma sono convinta che a quel punto deciderai di non farlo.
Indossa le mie scarpe, percorri la mia strada, poi potrai permetterti di aprire la bocca ma sono convinta che a quel punto deciderai di non farlo.
Dolci momenti di depressione, oscuri oblii, momenti che non c’è respiro o brezza d amore ma soltanto compassione per te stesso. Più cerchi di superarli più rimani intrappolato in questa ragnatela immaginaria dove tu sei predatore di te stesso. Non so cosa fare, non so dove andare, come reagire, come guarire. Mummificato davanti questi stati emozionali, congelamento dell’anima rinchiusa in una bottiglia e gettata in mare, poi esso con la sua schiuma me la restituisce ma nella bottiglia non c’è la mia anima ma c’è un biglietto con su scritto: che ti piaccia o no la tua parte divina è dentro di te e non può essere ne imbottigliata ne intrappolata, ascoltala, porta luce a questi momenti confusionali dell’essere, fatti prendere x mano e riprendi nuovamente a scorrere…
Come un onda, del passato la brezza silenziosa ritorna. Sfiorerà la tua pelle per cibarsi del pianto lasciandoti in bocca il suo sale soltanto.
Era quasi deludente. Pareva proprio che quando lo stress e la follia sparivano dalla mia vita quotidiana non mi restasse altro su cui contare.
Il futuro incuriosisce, il passato intristisce, mentre il presente non mi ubbidisce.
Perché dovrei continuare a pensare a chi a me non pensa, perché dovrei occupare i miei pensieri per chi non ne ha per me, perché dovrei dedicare il mio tempo a chi per me non ne ha, è vero che bisogna fare le cose senza pretendere niente in cambio ma ad un certo punto si passa pure da fessi e la cosa non mi piace affatto.
La notte… La solitudine… sono ottimi rifugi per trovare chiarezza nei propri pensieri.