Ilaria Pasqualetti – Uomini & Donne
Una donna? Il fiore più bello, delicata e profumata, fiorisce quando ha la primavera nel cuore e sfiorisce quando arriva il gelo. L’uomo? È lo stelo che la fa vivere.
Una donna? Il fiore più bello, delicata e profumata, fiorisce quando ha la primavera nel cuore e sfiorisce quando arriva il gelo. L’uomo? È lo stelo che la fa vivere.
Fare il furbo non è affatto segno di intelligenza, è solo il modo peggiore per farlo credere.
Una vera donna è quella che riesce a farti assaporare il suo sapore senza farsi baciare. Il suo profumo senza farsi spogliare. Una vera donna è quella che divide con te il cuore non il letto. Una vera donna sa essere la tua migliore amica, la tua calma, la tua furia e la tua calda amante. Una vera donna ti sostiene, ti rimprovera, ti affronta e ti colma vuoti, paure e rabbia. Una vera donna è la compagna di ogni sfumatura della vita di un vero uomo.
Solo la donna ci insegnò ad amare. La radice della vita affonda in lei. La donna è come un albero che è tutt’uno col frutto. Nel suo profondo riposa l’amore eterno, nato con lei, cresciuto con lei, che muore e risorge con lei.
C’è sempre una scusa per chi tradisce, e c’è sempre un Dio che illumina chi vien tradito.
Non servono le parole a quelle come me. Le donne come me non si accontentano di una parola gentile, di un complimento o di un minuto del tuo tempo. I “rimasugli” del tuo tempo lo lasciano alle altre e regalano anche quelli che vorresti dedicare a lei. Quelle come me hanno carattere, intelligenza e coraggio per voltarti le spalle e ferirti con silenzi che nemmeno hai mai sentito. Hanno un orgoglio che non uccide i rapporti, ma che salva se stesse da coloro che l’unica cosa che saprebbero fare è calpestare la loro dignità e giocare con quel sentimento che portano nel cuore.
Le delusioni? Chi non ne ha avute, chi non è stato tradito, chi di noi ha sempre avuto solo del bene dagli altri, in pochi o forse nessuno avrà avuto una vita perfetta, ma se ci fermiamo a pensare a ciò che ci ha fatto male non potremo mai vedere ciò che può farci star bene.