Ilaria Pasqualetti – Vita
Scrivere può essere più facile che parlare, forse perché scrivendo nessuno può capire e giudicare le tue parole, e sei tu che decidi di farle leggere a chi sai che non ti ferirà.
Scrivere può essere più facile che parlare, forse perché scrivendo nessuno può capire e giudicare le tue parole, e sei tu che decidi di farle leggere a chi sai che non ti ferirà.
E poi mi accorgo che nella vita vi è tanta conoscenza dell’amore, ma anche tanta povertà nel saperlo donare!
Ogni instante di vita è un immensità nella nostra breve vita.
Non è vero che il tempo non torna più. È il tempo sprecato che non torna, quello degno di essere vissuto durerà in eterno.
La vita è come il cenone di capodanno: per leccarti i baffi, devi sopportare il colesterolo cattivo.
Dedico queste parole a chi affronta la vita con le proprie forze, a chi soffre per quella brutta malattia e vorrebbe porre fine alla sua esistenza, a chi muore in silenzio per la fame, a chi nella solitudine sopravvive ad un’inutile vita, a chi non apprezza niente, a chi si arrende sconfitto dal mostro della guerra, a chi non ha mai posseduto niente di bello, a chi è deluso nonostante il suo amore verso tutti, a chi non è incluso e si esilia in panchina pur essendo un valido calciatore, a chi entro questo mondo elargito sulla falsità e tenuto su dalla cattiveria, riesce ancora a trovare un pezzo di cielo, un angolo d’azzurro per innalzare il suo volo dando ancora credito all’amicizia, all’amore vero… dedicato a te che leggi e ti scopri in questo scritto!
Un dire è sentito, quando è provato nell’Ascolto del se e del Silenzio in assenza di suoni.