Imma Massa – Vita
Il cielo può attendere, oggi ho da fare qui: voglio imparare a vivere la vita!
Il cielo può attendere, oggi ho da fare qui: voglio imparare a vivere la vita!
Ed è negli occhi del bimbo, nei suoi occhi scuri e profondi, come notti in bianco, che nasce la luce.
Carpe diem.
Spesso alla vita facciamo troppe domande e non ci accorgiamo che lei ci dà ogni giorno le sue risposte.
Sentii che mi stavo immergendo in quell’acqua fresca e seppi che il viaggio attraverso il dolore finiva in un vuoto assoluto. Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l’universo. È nulla e tutto nello stesso tempo. Luce sacramentale e oscurità insondabile. Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l’acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre, immortale.
Le mille avversità della vita ci rendono vulnerabili, e per cercare un riparo, qualcosa che ci possa distrarre da ciò che ci accade, rischiamo di incamminarci in strade false, strade all’apparenza pulite e semplici, ma che negli angoli bui nascondono tanta iniquità e sporcizia, strade che sembrano portarci alla meta, ma che non fanno altro che allontanarci, portarci lontano da noi stessi, facendo cadere tutti i valori che durante il nostro cammino abbiamo fatto nostri, e che il mondo dice di essere sbagliati, che il mondo giudica antichi. Le esperienze ci aiutano a crescere, ci aiutano a capire quanto è dura la vita, quanto difficile è a volte percorrere la strada che, pur se diroccata e scomoda, ci conduce alla vera felicità.Qualunque sia la nostra strada non importa, dura o facile che sia, l’importante è lottare e non abbatersi, e nonostante le tante difficoltà, non dimentichiamoci mai chi siamo, perché rischiamo di perderci, e se perdiamo noi stessi cosa ci rimane?Sii sempre te stesso e non sentirti mai solo, solo non sarai mai. La vita a volte sembra toglierti tanto, ma se sai attendere senza smarrirti, avrai altrettanto in cambio.
Sappiamo che un uomo può leggere Goethe o Rilke la sera, può suonare Bach e Schubert, e poi, il mattino dopo, recarsi come niente fosse al proprio lavoro ad Auschwitz.