Anonimo – Internet
Le donne navigano meno su internet.
Le donne navigano meno su internet.
I pedofili sono usciti da internet.
In internet vincono i contenuti.
Diamo ad internet ciò che è di internet, ai rapporti umani ciò che è dei rapporti umani.
Ho appena visto un video su internet dove parlano di un evento privato di una persona che sinceramente non mi piace, ma nonostante questo penso che sia una malvagità esporre e godere il suo dolore. Mantenere i propri principi o ideali non significa sputare schifezze su ideali differenti per dimostrare che sono peggiori, perché, oltre che abbassarsi a un livello inferiore, risultano i propri ideali deboli. I miei principi, i miei ideali non hanno bisogno del dolore altrui, né delle sporche soddisfazioni… Sono saldi e so che sono validi anche da soli, senza dimostrazioni.
La scuola è il luogo dei saperi, internet è il luogo dei pareri.
È tutto. È il modo in cui mi ha teso una tazza di thè quando mi sono svegliata, è il modo in cui acceso il suo portatile per farmi leggere tutte le versioni del mio oroscopo su internet e mi ha aiutato a scegliere la migliore. Jack di me conosce tutti quei particolari stupidi e imbarazzanti che di solito, con un uomo, cerco di nascondere il più a lungo possibile… e mi ama lo stesso.
Il cyberspazio incarna la più alta libertà di parola. Qualcuno potrà sentirsi offeso, altri potranno apprezzarlo, ma il contenuto di una pagina web è difficile da censurare. Una volta lanciato in rete entra a disposizione di centinaia di milioni di persone. Un diritto d’espressione così illimitato, con dei costi di pubblicazione così bassi, fa del Web una grandissima manifestazione di democrazia. Tutte le voi hanno pari opportunità di ascolto, o almeno così predicano tanto i costituzionalisti quanto le riviste d’affari. Se il Web fosse una rete casuale, potremmo anche essere d’accordo con loro. Ma non lo è. Il risultato fu affascinante del nostro progetto di mappatura fu la scoperta di una totale assenza, nel Web, di democrazia, equità e valori ugualitari. Imparammo che l’unica cosa che la topologia di questa rete permette di vedere sono il miliardo di documenti ivi contenuti. Quando si considera il Web, la domanda fondamentale non è più se le nostre opinioni possono venire pubblicate: certo che possono e, una volta online, diventano accessibili a chiunque, in qualunque parte del mondo, con una semplice connessione Internet. Di fronte alla giungla di documenti che si aggiungono minuto pe minuto, la domanda cruciale è piuttosto la seguente: se lancio un’informazione in rete, qualcuno la noterà? Per esser letti bisogna essere visibili: una banale verità che vale tanto per gli scrittori quanto per gli scienziati. Sul Web la misura della visibilità è il numero di link. Più link puntano alla vostra pagina Web, più siete visibili.
Le balene non hanno internet perché sono telepatiche.
Internet è solo porno.
C’è chi dice: ho messo su internet la foto in sella alla mia moto costosa per fare vedere chi sono io. C’è chi dice: ho messo su internet la mia foto più provocante, così le altre donne mi invidiano, c’è chi dice. E che dire della foto di quella vacanza chissà che ha provocato non servono queste cose per creare qualcosa di importante.Io scrivo frasi e accarezzo l’anima delle persone con le mie parole questo è il viaggio più bello che possa fare. Io vivo una vita, non un’illusione.
È sconvolgente che un giudice incompetente arresti le persone ammazzando così famiglie. Io posso difendermi pubblicamente attraverso voi giornalisti, però gente come questa comporta drammi umani nelle famiglie. Un giudice che è diventato una macchietta su Youtube.
Sono le cose più semplici che mi colorano la vita; mi affascinano l’anima lasciandomi un’immensa emozione di infinito stupore, come quando guardo il cielo di notte.Nella vita tutto può essere bene o male, dipende dal modo in cui ogni cosa viene vista, interpretata e utilizzata; proprio come i fatti che ognuno manifesta nella realtà, che ci svelano la reale natura delle intenzioni altrui. Poiché dove vivo ho ricevuto solamente il niente, per me internet è una porta che ho voluto aprire per uscire in questo mondo virtuale ad incontrare persone che avessero i miei stessi ideali di vita e progetti in cui credere e voler realizzare.
Adesso Beppe Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l’enfasi.
Forse questo mondo detto “virtuale”, che qualcuno ha deciso di chiamare Internet, non sia altro che un riflesso di quello là fuori che siamo abituati a chiamare “reale”, solo che ogni tanto ci capita di vivere la cosa all’inverso.
Internet non è solo un veicolo, è una forma di cultura. La rete è innanzitutto un concetto filosofico.
Cartesio diceva: “Penso dunque sono”, con internet siamo passati a: “penso dunque condivido” e infine con Facebook: condivido dunque non ho bisogno di pensare. Si chiama (d)evoluzione.