Giancarlo Gentilini – Ipse dixit
Le mie donne le voglio vedere negli occhi, le voglio vedere solari. Desidero che mostrino l’ombelico, perché quello è il centro del mondo.
Le mie donne le voglio vedere negli occhi, le voglio vedere solari. Desidero che mostrino l’ombelico, perché quello è il centro del mondo.
Non c’è mestiere più bello che fare lo zio d’America.
In Francia gli intellettuali sono di solito incapaci di aprire un ombrello.
Quando le tangenti superano la soglia della povertà generale dei cittadini, il sistema fallisce.
La giustizia è relativa e si applica solo per gli altri.
La somma dei due partiti (PDL e PDmenoelle) costruiti sui cateti è uguale all’area delle tangenti costruite sull’ipotenusa.
Vogliamo, molto banalmente, combattere le idee che hanno dichiarato eretici amore e buonumore, e avvilito l’esistenza moderna in uno sconquasso di desideri insoddisfatti, pensando che con l’aiuto della tecnica si risolva il problema della felicità lasciatoci in eredità dai totalitarismi barbarici del Novecento.
Voglio rimanere sempre libero. Voglio sempre stare dalla parte della gente.
Berlusconi ha messo la Carfagna alle Pari Opportunità perché se lei è riuscita ad arrivare lì ci possono veramente arrivare tutti.
Forse tutto sta nel non aspettarci di più di quel che ci arriva.
Credo nella saggezza degli americani.
Sono come un fiammifero, mi si può fregare una sola volta…
Oggi la nostra teologia è l’Economia.
Si legga Eulero: è il nostro maestro in tutto.
Bisogno fisico di disonore. Mi sarebbe piaciuto essere figlio di boia.
A volte quando le persone vanno in Vietnam, tornano a casa dalle loro mamme senza le gambe. A volte non tornano affatto a casa. Questa è una cosa brutta. E non ho nient’altro da dire su questa faccenda.
Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro.