Bob Dylan – Ipse dixit
Bob Dylan? Sono felice di non essere io!
Bob Dylan? Sono felice di non essere io!
Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro.
Senza il pugno di ferro Napoli e la Campania restano sotto i rifiuti.
Metto all’asta la mia verginità per un milione di euro.
Dove ci sono io, c’è la cultura tedesca.
Ci pisciano in testa e ci dicono che piove!
Non rifarei mai il cabaret di una volta: sarebbe penoso. Preferisco il ruolo di maestro di cerimonia.
Provo orrore per chi vende il proprio corpo.
Ognuno ha i suoi gusti, come disse Morris quando baciò la vacca.
Non si è mai appagati dal ritratto di persone che conosciamo. Per questo ho sempre compianto i ritrattisti.
Solo la parola di Dio è solida.
I giornali italiani riferiscono eccitati dello “scoop” del New York Times: il fratello del presidente afgano Karzai sarebbe uno dei maggiori narcotrafficanti del sud dell’Afghanistan. Come mai sapevo già questa notizia? Ah, sì: la raccontavo un anno fa durante il monologo Barracuda 2007, nel torpore beato dei giornali italiani.
I giudici vogliono Berlusconi qui in udienza, non sono interessati né ai rifiuti di Napoli né ad Alitalia.
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Mi dispiace lasciare questa redazione, ma non posso stare in un giornale che chiede al suo direttore la tessera della massoneria.
Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!
Voglio chiarire che non sono certo antisemita: uno scienziato non può credere alle razze. Però altra cosa è l’antisionismo, come dice Noam Chomsky, il mio maestro. Il progetto dello Stato ebraico si basa sul principio che la Palestina sia stata destinata da Dio a Israele.Non importa, il risultato è che oggi Israele è uno Stato fascista.