Irene Campisi – Tempi Moderni
Che cos’è la normalità se non un’onvezione dell’uomo che ci omologa tutti?
Che cos’è la normalità se non un’onvezione dell’uomo che ci omologa tutti?
Quando le persone vanno via senza un motivo o senza affrontarti non meritano seconde possibilità, ma soloun eterno “vaffanculo”.
La condizione di italiano espatriato attiva il complesso dell’orfano sannita, un che di sventurato e diffidente, di irto e rusticamente astuto.
Come sempre avviene in simili crisi, quando una comunità perde il senso della propria missione e il controllo del proprio destino, gli egoismi d’individuo e di gruppo si scatenarono. Il vocabolario di Atene si arricchì di tre nuove parole: pleonexia, che significa smania del superfluo; crematistike, che vuol dire febbre dell’oro; e neoplutoi, che corrisponde al nostro “pescicani”.
Se crescere vuol dire scoprire lo schifo che c’è nel mondo, allora fatemi giocare con i soldatini.
Le cose non accadono se non le leggiamo.
Essere o apparire, questo è il problema.