Irene Carlozzi – Filosofia
L’amore, come l’arcobaleno, ha tanti colori, ma non lasciarti accecare dal sole… o non ne distinguerai più le sfumature.
L’amore, come l’arcobaleno, ha tanti colori, ma non lasciarti accecare dal sole… o non ne distinguerai più le sfumature.
La sofferenza è come la felicità prima o poi tramonta.
– Che gusto c’è a discutere? Nessuno persuade mai un altro.- Sì è vero. Spesso si discute con calore senza capire quel che l’avversario dice.Levin aveva spesso osservato nelle discussioni fra le persone più intelligenti che dopo enormi sforzi, un’enorme quantità di sottigliezze logiche e di parole gli interlocutori giungevano infine alla consapevolezza del fatto che quel che avevano cercato di dimostrarsi a vicenda era loro noto da lungo tempo, dall’inizio della discussione, ma che piacevano loro cose diverse, ragione per cui non volevano citare quel che piaceva loro per non essere contraddetti. Aveva spesso sperimentato che a volte, nel corso di una discussione, capisci quel che piace all’avversario, e d’un tratto piace anche a te la medesima cosa e immediatamente ti trovi d’accordo, nel mentre tutti gli argomenti cadono, quasi fossero inutili; di tanto in tanto aveva sperimentato il contrario: dichiari finalmente quel che ti piace e a tal fine elabori le tue argomentazioni, e se capita che tu esponga il tutto bene e sinceramente, all’improvviso l’avversario concorda e smette di discutere. Proprio questo egli voleva dire.Ella corrugò la fronte, cercando di capire. Ma non appena egli cominciò a spiegare, ella aveva già capito.- Capisco: bisogna sapere per cosa egli discute, che cosa gli piace, allora diventa possibile…Ella aveva pienamente intuito e manifestato il suo pensiero mal espresso.
Il domani non esiste, c’è solo il presente in cui corriamo per raggiungere il niente.
L’imprevedibilità con cui accadono certe cose rende il tutto più interessante.
L’anima sente per mezzo del corpo.
Paradossi della filosofia: un’altissima specializzazione culturale, accompagnata da un’ascesi intellettuale radicale. Per ammissione dei filosofi più famosi, è segnata da esperienze mentali contraddittorie: l’eros entusiasta introduce la tetra malinconia; la sapienza appagata si macera nel dubbio corrosivo; la lucidità della mente, smaniosa per l’impossibile, si condanna al tradimento di uno sterile delirio.