Irvin D. Yalom – Vita
La chiave al vivere bene è prima di tutto volere ciò che è necessario e poi amare ciò che si è voluto.
La chiave al vivere bene è prima di tutto volere ciò che è necessario e poi amare ciò che si è voluto.
Le persone più belle sono quelle che non si prendono mai meriti per quello che fanno per noi. Sono quelle che lasciano il sorriso sulle tue labbra e la serenità sul tuo volto anche quando se ne vanno. Sono quelle che ti fanno stare bene solo al pensiero che ci siano e che le rivedrai. Le persone più belle sono quelle che non chiedono, ma danno anche a costo di perdere qualcosa di se pur di vederti sorridere.
Immagino la vita come un lungo corridoio pieno di porte chiuse. Le apro tutte e in qualcuna entro, se non mi piace esco ed entro in un’altra.
La fortuna fa come il baro nel giuoco: fa vincere qualche volta per allettare.
Ho capito che sono tanti ad abbaiare ma pochi sanno mordere. Ho capito che avere un amico è un miraggio. Ho capito che avere qualcuno che ti rispetta è un sogno: ma a volte i sogni si avverano. Ho capito che l’ipocrisia regna sovrana. Ho capito che i farisei del tempo di Gesù, se tornassero adesso, farebbero una “figuraccia”. Ho capito che se tendo la mano c’è chi pretende anche l’altra. Ho capito che amare è un vocabolo in “estinzione”. Ho capito… forse.
L’umiliazione è l’inizio della beatificazione.
È tutto uno stupido rincorrersi, senza nessun giungere incontro.
Le persone più belle sono quelle che non si prendono mai meriti per quello che fanno per noi. Sono quelle che lasciano il sorriso sulle tue labbra e la serenità sul tuo volto anche quando se ne vanno. Sono quelle che ti fanno stare bene solo al pensiero che ci siano e che le rivedrai. Le persone più belle sono quelle che non chiedono, ma danno anche a costo di perdere qualcosa di se pur di vederti sorridere.
Immagino la vita come un lungo corridoio pieno di porte chiuse. Le apro tutte e in qualcuna entro, se non mi piace esco ed entro in un’altra.
La fortuna fa come il baro nel giuoco: fa vincere qualche volta per allettare.
Ho capito che sono tanti ad abbaiare ma pochi sanno mordere. Ho capito che avere un amico è un miraggio. Ho capito che avere qualcuno che ti rispetta è un sogno: ma a volte i sogni si avverano. Ho capito che l’ipocrisia regna sovrana. Ho capito che i farisei del tempo di Gesù, se tornassero adesso, farebbero una “figuraccia”. Ho capito che se tendo la mano c’è chi pretende anche l’altra. Ho capito che amare è un vocabolo in “estinzione”. Ho capito… forse.
L’umiliazione è l’inizio della beatificazione.
È tutto uno stupido rincorrersi, senza nessun giungere incontro.
Le persone più belle sono quelle che non si prendono mai meriti per quello che fanno per noi. Sono quelle che lasciano il sorriso sulle tue labbra e la serenità sul tuo volto anche quando se ne vanno. Sono quelle che ti fanno stare bene solo al pensiero che ci siano e che le rivedrai. Le persone più belle sono quelle che non chiedono, ma danno anche a costo di perdere qualcosa di se pur di vederti sorridere.
Immagino la vita come un lungo corridoio pieno di porte chiuse. Le apro tutte e in qualcuna entro, se non mi piace esco ed entro in un’altra.
La fortuna fa come il baro nel giuoco: fa vincere qualche volta per allettare.
Ho capito che sono tanti ad abbaiare ma pochi sanno mordere. Ho capito che avere un amico è un miraggio. Ho capito che avere qualcuno che ti rispetta è un sogno: ma a volte i sogni si avverano. Ho capito che l’ipocrisia regna sovrana. Ho capito che i farisei del tempo di Gesù, se tornassero adesso, farebbero una “figuraccia”. Ho capito che se tendo la mano c’è chi pretende anche l’altra. Ho capito che amare è un vocabolo in “estinzione”. Ho capito… forse.
L’umiliazione è l’inizio della beatificazione.
È tutto uno stupido rincorrersi, senza nessun giungere incontro.