Irvin D. Yalom – Vita
La chiave al vivere bene è prima di tutto volere ciò che è necessario e poi amare ciò che si è voluto.
La chiave al vivere bene è prima di tutto volere ciò che è necessario e poi amare ciò che si è voluto.
Spera il meglio e aspettati il peggio. Così non rimani delusa più di tanto.
Troppe persone vogliono vivere da Dio, ma senza di lui; come se ogni essere umano si fosse creato da se stesso, per questo ognuno diventa dittatore e si sente padrone di calpestare pure l’ombra di chi gli passa accanto. Il mondo è ormai finito ma con Gesù ogni cosa torna al suo posto e ogni persona trova la propria dignità e il senso dell’esistenza in questa vita, il cui fine è amare per vivere d’amore anche nell’altra vita.
A volte è così beffarda la vita. Pensi che nulla abbia più senso, niente per cui valga la pena lottare. Non hai più sogni ne speranze. La vita diventa un vortice da cui non riesci a uscire e ti senti sola, tremendamente sola. Ma poi un giorno arriva qualcuno che ti prende per mano e ti porta via. Via da tutto il dolore, via dalla tua solitudine. E allora capisci che toccando il fondo si può risalire. E che quando meno te lo aspetti l’amore arriva e avvolge la tua vita, il tuo cuore, la tua anima. E capisci che la vita è fatta a scale, ma che è meno faticosa se affrontata insieme a qualcuno.
Un dolore fa molto più male, rimanendo in silenzio.
Spesso accade che, pessimi pensieri passano per la tua mente e tu come se fossi fermo a un passaggio a livello, li vedi sfilare come un lento treno merce. Un lunghissimo susseguirsi di sussulti al cuore. Cosi vagone dopo vagone amarezza e delusioni, amori e passioni, dolcezza e dolori, scorrono come in una pellicola di un film in bianco e nero. Ti rammarichi per ciò che hai visto, per il tuo trascorso per un dubbio su un bivio, ti interroghi se è giusta la strada intrapresa. Spesso accade che, un lento treno merce attraversa la tua strada, sotto di esso un sottopasso e dallo specchietto retrovisore lo guardi scorrere, alle tue spalle, fermo ad un incrocio.
Se potessi guardare oltre ogni volta che non riesco a capire qualcosa, sarebbe più semplice. Se potessi solo domandandomi: “perché” avere la risposta sarei meno afflitta. Ma il “se si potesse” è qualcosa di illusorio. Solo il tempo aiuta in alcuni casi e spesso nemmeno lui riesce a rimuove completamente alcune cose e a dare risposte certe ad altre.