Isabel Allende – Anima
Ho come l’impressione che nei posti in cui si parla molto di anima, ci sia un gran bisogno di vedere quella parola per una volta almeno.
Ho come l’impressione che nei posti in cui si parla molto di anima, ci sia un gran bisogno di vedere quella parola per una volta almeno.
Dove si è conosciuta la gioia per desiderarla così tanto?
Entra pure dunque, varca la porta del mio animo, tu che non temi le mie…
È meglio non avere la salute del corpo che compromettere la vita dell’anima.
Ho liberato la mia anima.
Ostento forza, ma la fragilità è la mia compagna. Cerco un contatto umano, ma è nella solitudine che mi ritrovo. Presto ascolto a tutti e con tutti, parlo di tutto, ma vivo tra sordi che non odono la mia di voce. Mi muovo a zig zag sotto la pioggia, nella speranza di non bagnarmi troppo, ottenendo solo come risultato l’essermi bagnato di più. E brucio, brucio di un fuoco inestinguibile, che mi consuma l’anima e la incenerisce, con quelle ceneri mi cospargo il capo, in attesa di un’indulgenza, di un atto compassionevole, o più semplicemente che la vita mi colga, come una svista, come un’anomalia o come una distrazione.
In ogni cosa vivente v’è anima. Nell’uomo? Forse.