Isaia – Libri
Metti ordine nella tua casa, perché tu morirai.(38, 1)
Metti ordine nella tua casa, perché tu morirai.(38, 1)
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
Era così bello trovarsi lì. Così giusto. Non si era mai resa conto di quanto le cose fossero andate avanti in modo sbagliato fra loro fino a quel momento, in cui tutto si era chiarito. Era questo che lei si ricordava, la sensazione provata quella prima, splendida sera in cui Stefan l’aveva tenuta fra le braccia. Tutta la dolcezza e la tenerezza del mondo si raccolsero in mezzo a loro. Elena si sentì a casa, era quello il suo posto. E lo sarebbe stato per sempre. Tutto il resto fu dimenticatocome i primi giorni, Elena sentì che poteva quasi leggere i pensieri di Stefan. C’era un legame fra loro, erano uno parte dell’altra. I loro cuori battevano all’unisono. Mancava solo una cosa perché tutto fosse perfetto. Elena lo sapeva e tirò indietro i capelli, scostandoli dal lato del collo. E questa volta Stefan non protestò né la respinse. Invece di un rifiuto, le comunicò un senso di profonda accettazione… e di profondo bisogno. Sentimenti di amore, di piacere, di comprensione la travolsero, e con gioia incredula si rese conto che erano gli stessi di Stefan. Per un attimo, si riconobbe nei suoi occhi, e percepì quanto lui la amasse. […] quando Elena sentì cedere le ginocchia, Stefan la fece sedere sul letto. E poi si tennero stretti, ignari del temo che passava e di tutto il resto. Sentì che esistevano solo lei e Stefan. “Ti amo” le disse con dolcezza. […] la amava. L’aveva sempre saputo, ma lui non l’aveva mai detto prima di allora.
Scrivere è fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto a ogni indagine.
I libri sono ancora oggi il mio mezzo di trasporto preferito perché riesco a girare il mondo senza il pesante ingombro delle valigie.
Ah, gelatine “Tuttigusti + 1”! Sono stato molto sfortunato da giovane: ne ho trovata una al gusto di vomito, e da allora per me hanno perso ogni attrattiva. Ma credo che andrò tranquillo con una caramella mou… Ahimè, cerume!
Presto perderai ciò che hai di più caro al mondo.