Italo Calvino – Filosofia
Si stancava presto di quelle tensioni della volontà, e restava lì spossato, come se lo scarnificare ogni concetto per ridurlo a pura essenza lo lasciasse in balia d’ombre dissolte ed impalpabili.
Si stancava presto di quelle tensioni della volontà, e restava lì spossato, come se lo scarnificare ogni concetto per ridurlo a pura essenza lo lasciasse in balia d’ombre dissolte ed impalpabili.
Il pensiero non ha confini ed è sempre nudo davanti agli occhi della mente.
Lo sai, ora non piango, ora non scappo; ora farò i conti con l’anima.
Certi camaleonti nascono che già Dio li ha creati poetici per la loro stessa sopravvivenza, cosa che direi è comune all’uomo!
L’incolpevole.Se “la legge non ammette ignoranza”, come fa ad essere uguale per tutti?Allora occorre una legge che tuteli l’ignorante.Ma quando l’ignoranza, ahimè molto diffusa,si annida in coloro che le leggi le fanno,avviene che nasce una legge che condanna a morte chi è incolpevole delle proprie disgrazie.Che ne direste se si facesse una legge che condanni a morte chi è in-colpevole della propria ignoranza?Quanti legislatori sopravviverebbero?
L’uomo è un tubo digerente che predica saggezza da una parte ed ha scarsa responsabilità dall’altra.
Se infelice è l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte…