Italo Calvino – Libri
Non c’è notte di luna in cui negli animi malvagi le idee perverse non s’aggroviglino come nidiate di serpenti, e in cui negli animi caritatevoli non sboccino gigli di rinuncia e dedizione…
Non c’è notte di luna in cui negli animi malvagi le idee perverse non s’aggroviglino come nidiate di serpenti, e in cui negli animi caritatevoli non sboccino gigli di rinuncia e dedizione…
È bella di notte la città. C’è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si riconosce, tra quelli che campano di notte. Le persone si perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l’assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.
Era allora nella prima giovinezza: l’età in cui i sentimenti stanno tutti in uno slancio confuso, non distinti ancora in male e in bene; l’età in cui ogni nuova esperienza, anche macabra e inumana, è tutta trepida e calda d’amore per la vita.
E poiché il deserto non offre nessuna ricchezza tangibile, poiché non c’è nulla da vedere né da sentire nel deserto, si è costretti a riconoscere che l’uomo è animato soprattutto da sollecitazioni invisibili. L’uomo è governato dallo spirito. Io valgo, nel deserto, quanto valgono le mie divinità.
Si scrive per sé, si scrive di sé, si scrive nonostante i se.
I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.
Lasciatelo stare. Lasciatelo fare. Lasciategli il tempo.Il sole si alza forse di colpo?Tra il giorno e la notte non indugia forse l’alba incerta e la lenta, maestosa gloria dell’aurora?Lasciate alla nascita la sua lentezza e la sua gravità.