Italo Calvino – Morte
Ma quando penso all’avvenir della mia libertà perduta vorrei baciarla e poi morir mentre lei dorme, all’insaputa.
Ma quando penso all’avvenir della mia libertà perduta vorrei baciarla e poi morir mentre lei dorme, all’insaputa.
La morte non conta un cazzo quando ti serve un posto per dormire.
A tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
Era un uomo noioso, questo è certo, anche se non cattivo: noioso perché la sua vita era dominata da pensieri stonati, come spesso succede nelle epoche di trapasso. L’agitazione dei tempi a molti comunica un bisogno di agitarsi anche loro, ma tutto all’incontrario, fuori strada.
La morte non vuole gli stupidi.
La morte è un furtoche non potrai mai denunciare!
Vorrei dirti che stasera ti vengo a prendere, vorrei che tu fossi serena, senza paure perché anche se mi chiamano morte nessuno sa amare più di me!