Ivan Montesi – Filosofia
Non lavorerò mai nella vostra frequenza.
Non lavorerò mai nella vostra frequenza.
Non affidare mai il tuo cuorea chi, guardandoti negli occhi,vede solo il suo colore.
Continuerò a scrivere finché sentirò l’odore della libertà nelle mie parole… Mai diventerò schiavo di esse!
La libertà di ognuno finisce dove inizia quella dell’altro.
Questi stati armati fino ai denti, che si vantano di possedere il monopolio del potere, e al tempo stesso appaiono tanto vulnerabili, offrono davvero uno strano spettacolo. La cura e l’attenzione che devono dedicare alle forze di polizia minano la loro politica estera.La polizia erode il bilancio dell’esercito, e non quello soltanto.Se le grandi masse fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos’è la libertà. E non soltanto quei lupi sono forti in sé stessi, c’è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in branco. È questo l’incubo dei potenti.
La comprensione non va intesa tanto come un’azione del soggetto, quanto come l’inserirsi nel vivo di un processo di trasmissione storica, nel quale passato e presente continuamente si sintetizzano.
Giudicare il prossimo dal solo pensiero autocostruito, è un errore fondamentale comune a molte persone che compiono il primo passo verso il conoscersi.