J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien) – Libri
“Non ho forse il diritto di comandare ai miei servitori?”.”Ne hai il diritto”, rispose Gandalf, “ma gli altri hanno il diritto di opporsi al tuo volere, quando significa pazzia e infamia”.
“Non ho forse il diritto di comandare ai miei servitori?”.”Ne hai il diritto”, rispose Gandalf, “ma gli altri hanno il diritto di opporsi al tuo volere, quando significa pazzia e infamia”.
Un libro non è mai un capolavoro: lo diventa.
O riuscirà o morirà.
I libri o la musica in cui pensavamo si trovasse la bellezza ci tradiranno nel momento in cui finiremo di confidare in essi; non era là la bellezza, s’è soltanto manifestata attraverso quei mezzi, e quel che ne è emerso è stato un forte desiderio. Queste cose – la bellezza, la memoria del nostro passato – sono buone immagini di ciò che desideriamo davvero; ma se le confondiamo con quella cosa, ecco che si trasformeranno in idoli, facendo a pezzi il cuore di chi ne fa culto. Infatti non sono quella misteriosa cosa desiderata, sono soltanto il profumo di un fiore che non abbiamo trovato, l’eco di un motivo che non abbiamo udito, le notizie di un paese che non abbiamo ancora visitato mai.
Era una notte di ottobre, nel cielo c’era la luna piena, il mare aveva grandi onde che si infrangevano rumorose, una dopo l’altra, sulla sabbia.Nell’aria percepivo qualcosa di diverso. Accade sempre così quando c’è l’alta marea e le onde crescono sotto l’influsso della luna.Abitando in riva al mare, dove sono nato, ho sempre avvertito i più lievi cambiamenti del tempo, il nascere del vento e il formarsi delle maree. Quella notte mi sentivo pervaso da una grande ansia e da una solitudine infinita. Quante volte questi pensieri di malinconia, nostalgia. Rimpianto mi trovavano spaventato e solo a do mandarmi: Perche?(da “Alle porte della vita”)
Un buon scrittore deve comunque indignarsi sempre il più possibile.
Il passato è come un segno particolare che hai messo in un libro che ti piaceva e che non riesci più a ricordare dove diavolo sia finito.