Jack Kerouac – Vita
Non si può vivere in questo mondo, ma non c’è nessun altro posto dove andare.
Non si può vivere in questo mondo, ma non c’è nessun altro posto dove andare.
Sono sempre più convinta che se le persone non tornano è perché si vergognano.
Attendo, pondero, curo e lavoro, per arrivare al momento apoteotico della rivalsa sull’indifferenza e l’immaturità dimostrata, ignara del fatto di aver voluto giocare la carta migliore, a discapito di una saggezza che vuole, e sa aspettare, l’attimo esatto per completare l’insegnamento, confermando nuovamente l’inoppugnabile superiorità.
Non tutti sono forti, ci sono persone anche molto deboli che, pur volendo bene a sé stesse, non possono fare a meno di perdersi.
La vita la devi condurre personalmente, è un treno che ci trasferisce di qua e di là, con o senza la tua partecipazione o la tua volontà, e soprattutto non aspetta nessuno.
Manco blateriamo: blatteriamo.
Non è necessario che la “vita” debba avere occhi o cervello o cuore. La “vita” è anche buia sincronia o cosmico istinto.