Tutto è memoria con un grande appetito e sete tutto si presta a essere una copia di cose che appassiscono in ginocchio nessun brutto s’alza per gridare vittoria ai fiori velenosi della sua sorte nessun cuore piange la costola rotta quando ha la speranza che la frattura si saldi.
Imprigionata tra le soffocanti spire del destino.
Ognuno è responsabile della propria vita e del suo destino, anche se dovessero capitare le cose peggiori, fino a che c’è vita bisogna lottare, mai arrendersi. Solo alla morte credo sia impossibile sfuggire, per ora.
Compresi subito che egli aveva mentito per scongiurare qualsiasi rivendicazione sull’anello che possedeva “di diritto”.
Il tempo risponderà a tutti, anche a quelli che non si fanno più domande.
E Dio avrà il potere e l’autorità necessarie per evitare la classica, nel suo caso non espressa, contestazione del non poteva non sapere?
Ma se ognuno nella vita ha ciò che si merita… tu perché hai avuto me?