James Joyce – Matrimonio
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
Allora Almitra di nuovo parlò e disse: che cos’è il matrimonio, maestro?E lui rispose dicendo: voi siete nati insieme e insieme starete per sempre.Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.E insieme nella silenziosa memoria di Dio.Ma vi sia spazio nella vostra unione, e tra voi danzino i venti dei cieli.Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore: piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime. Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane. Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo, come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro, poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori. E siate uniti, ma non troppo vicini; le colonne del tempio si ergono distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.
L’anello fa i matrimoni. E sono gli anelli che fanno una catena.
Il Matrimonionon è:una promessaun sìun ritoun formale e zelante rapporto di coppiail Matrimonioè soprattuttodialogo fra Cuori.Cosìcome in Naturae nella nostra Essenza,esiste il dialogopermanente… indissolubilefra il Cuoredi opposti complementari.
Io penso che gli uomini con l’orecchino siano più adatti al matrimonio per due motivi: hanno già sperimentato il dolore, ed hanno già fatto acquisti in gioielleria.
In certi matrimoni lunghi di anni, la prima parola è amore, la seconda è dolore, la terza è rancore.
Io con mia moglie sono sempre stato Fedele. Non con la mia amante. Per lei sono Coniglietto.