James Joyce – Matrimonio
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
La bigamia è avere una moglie di troppo. La monogamia è lo stesso.
I legami del matrimonio sono così pesanti che bisogna essere in due per portarli, a volte in tre.
La mattina il mio primo pensiero al risveglio sei tu, come sempre. Spesso mi giro verso di te e ti guardo, vedo i tuoi capelli sparsi sul cuscino, il tuo braccio gettato sopra la testa, il lieve movimento del tuo petto. A volte, mentre dormi, mi avvicino nella speranza che tu mi faccia entrare nei tuoi sogni, perché per tutto il tempo del nostro matrimonio, tu sei stata il mio sogno.
Hai sposato una silfide, un giunco, dolce, innamorata, premurosa e accondiscendente. Festeggi le nozze d’argento con un lottatore di sumo, versione femminile, un tronco, acida, apatica, insolente e intollerante. Un drago. Condoglianze!
Primo uomo: Mia moglie è un angelo!Secondo uomo: Sei fortunato, la mia è ancora viva.
Il primo respiro dell’adulterio è il più libero; dopo, si sviluppano delle costrizioni che scimmiottano il matrimonio.