Jean Baptiste Alphonse Karr – Società
Capelli veri non se ne possono mettere finché abbiamo capelli, ma capelli finti se ne possono mettere finché abbiamo quattrini.
Capelli veri non se ne possono mettere finché abbiamo capelli, ma capelli finti se ne possono mettere finché abbiamo quattrini.
I governi si comportano, oggi, come non oserebbe mai comportarsi un uomo d’affari, nemmeno il più sconsiderato.
Il vizio supremo è la superficialità.
L’attaccamento alla famiglia ha reso l’uomo carnivoro.
Le nazioni sono formate e tenute vive dal fatto che hanno uno scopo da realizzare per il domani.
Meglio che gli uomini chiedano perché non ho una statua, piuttosto che chiedano perché ne ho una.
Rispondere alle domande del censimento, ai cui dettanti legge non frega altro che il numero delle stanze della tua casa, se sei coniugato o no, se hai studiato o no, e poco altro, compreso se lavori o no, e alla fine? Rendersi conto di aver perso solo del tempo prezioso aspettando di ascoltare i risultati del censimento in percentuali al Tg o leggerli sui giornali. A nessuno importa se c’è chi è senza lavoro, senza casa, senza il diritto sacrosanto di vivere la propria vita dignitosamente mentre c’è chi vive nel lusso e nello sfarzo approfittando della scusa della crisi, inventata dagli stessi che vivono nel lusso e nello sfarzo, chiedendo al popolo di pagare più tasse, che se poi sei disoccupato e non puoi pagarle dove vai a prenderli i soldi per fare campare questi ladroni? Loro che tagliando i fondi alla sanità e alla scuola, rubano, nel vero senso della parola, a chi non ha un bel niente.
I governi si comportano, oggi, come non oserebbe mai comportarsi un uomo d’affari, nemmeno il più sconsiderato.
Il vizio supremo è la superficialità.
L’attaccamento alla famiglia ha reso l’uomo carnivoro.
Le nazioni sono formate e tenute vive dal fatto che hanno uno scopo da realizzare per il domani.
Meglio che gli uomini chiedano perché non ho una statua, piuttosto che chiedano perché ne ho una.
Rispondere alle domande del censimento, ai cui dettanti legge non frega altro che il numero delle stanze della tua casa, se sei coniugato o no, se hai studiato o no, e poco altro, compreso se lavori o no, e alla fine? Rendersi conto di aver perso solo del tempo prezioso aspettando di ascoltare i risultati del censimento in percentuali al Tg o leggerli sui giornali. A nessuno importa se c’è chi è senza lavoro, senza casa, senza il diritto sacrosanto di vivere la propria vita dignitosamente mentre c’è chi vive nel lusso e nello sfarzo approfittando della scusa della crisi, inventata dagli stessi che vivono nel lusso e nello sfarzo, chiedendo al popolo di pagare più tasse, che se poi sei disoccupato e non puoi pagarle dove vai a prenderli i soldi per fare campare questi ladroni? Loro che tagliando i fondi alla sanità e alla scuola, rubano, nel vero senso della parola, a chi non ha un bel niente.
I governi si comportano, oggi, come non oserebbe mai comportarsi un uomo d’affari, nemmeno il più sconsiderato.
Il vizio supremo è la superficialità.
L’attaccamento alla famiglia ha reso l’uomo carnivoro.
Le nazioni sono formate e tenute vive dal fatto che hanno uno scopo da realizzare per il domani.
Meglio che gli uomini chiedano perché non ho una statua, piuttosto che chiedano perché ne ho una.
Rispondere alle domande del censimento, ai cui dettanti legge non frega altro che il numero delle stanze della tua casa, se sei coniugato o no, se hai studiato o no, e poco altro, compreso se lavori o no, e alla fine? Rendersi conto di aver perso solo del tempo prezioso aspettando di ascoltare i risultati del censimento in percentuali al Tg o leggerli sui giornali. A nessuno importa se c’è chi è senza lavoro, senza casa, senza il diritto sacrosanto di vivere la propria vita dignitosamente mentre c’è chi vive nel lusso e nello sfarzo approfittando della scusa della crisi, inventata dagli stessi che vivono nel lusso e nello sfarzo, chiedendo al popolo di pagare più tasse, che se poi sei disoccupato e non puoi pagarle dove vai a prenderli i soldi per fare campare questi ladroni? Loro che tagliando i fondi alla sanità e alla scuola, rubano, nel vero senso della parola, a chi non ha un bel niente.