Jean Baptiste Alphonse Karr – Uomini & Donne
La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell’albero della conoscenza dieci minuti prima dell’uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio.
La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell’albero della conoscenza dieci minuti prima dell’uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio.
Io sto pensando una cosa: filosofia viene tradotta sempre con amore per la saggezza. Ma non è così, è il contrario: non è amore per la saggezza, è saggezza dell’amore. E allora la figura dell’amore è innanzitutto intersoggettività, è scambio. Cioè la verità non deve emergere come un corpo dottrinale: questa è la sapienza, non è la filosofia. Deve nascere dal dialogo. Dal dialogo tra due persone. Dialogo con l’altro e soprattutto con quell’altro che è la donna. Perché come mai nella storia della filosofia non compare mai una donna: che cos’è questo essere messo fuori gioco? Forse che la donna navighi in regioni non eccessivamente logiche che mettono paura agli uomini? Queste sono domande che io mi pongo.
L’uomo, un fiore troppo fragile per i venti di questo mondo.
Si chiama sesto senso, quella sensazione che noi donne abbiamo ogni tanto… spesso o quasi sempre. Quella sensazione che ci dice anticipatamente come andranno le cose, quella sensazione che ci fa leggere tra le righe. Quella maledetta sensazione che spesso ci fa sentire che dietro bellissime parole si nascondano amare bugie.
La bellezza fisica della donna è uno dei più generosi spettacoli che la natura concede ai mortali, sempre deliranti fra il dolore e la morte.
Gli uomini vivono nelle favole: la moglie è una strega, la suocera è la matrigna cattiva, i figli sono piccoli “demoni”, soltanto la vicina di casa è la bella principessa e il marito di vicina è un asino Ih Oh.
L’uomo è un insieme complesso di corpo e mente.