Jean (Baptiste Le Rond) d’Alembert – Musica
Ogni musica che non dipinge nulla, è un rumore.
Ogni musica che non dipinge nulla, è un rumore.
Le note sono evanescenti, durano poco, possono vivere solo qualche istante come gli spermatozoi e poi diventano inutili per qualunque creazione.
Per noi musicisti le opere di Beethoven sono come la nube o la colonna di fuoco che guidò gli israeliti attraverso il deserto.
Uso il mio strumento come se suonassi con una voce umana. Suono come se parlassi. Mi piacciono i cantanti.
Maurizio Ortolani, colonna sonora della mia vita ha traslocato le sue note nell’arida terra, ma la sua melodia è in me. Ricordo che m’insegnò ad entrare nei componimenti, diceva di un brano che ti emoziona “Va ascoltato tre volte”. Tre è un numero ricorrente nella vostra religione e per me la musica è un culto. La prima volta devi prestare attenzione solo alla voce cercando d’esularla dalla musica che ascolterai la seconda volta comportandoti al contrario, la terza volta sentirai solo lo strumento che più t’illumina. Ancora oggi volteggio nella stanza buia sorridendo al flauto di Ian Anderson. È così che diverrà più d’un emozione, sarà un organo in più del tuo corpo… penso con le lacrime agli occhi quale possa essere il motivo che possa accompagnare il mio viaggio… piango perché troppo poca è una morte sola.
Amo la musica poiché è l’espressione più sublime di come l’essere umano possa provare emozioni.
Nella meditazione la musica può sollevare l’anima.