Jean Giono – Benessere e bellezza
V’è nella sensualità una sorta di allegrezza cosmica.
V’è nella sensualità una sorta di allegrezza cosmica.
Ogni tanto bisognerebbe ricordare a noi stessi di trovare la bellezza anche nell’ordinario.
La bellezza è un dono gigantesco, immeritato, dato a caso, stupidamente.
Non è la bellezza esteriore che mi affascina particolarmente, anche se una bella donna è sempre un bel vedere. Ciò che conta sono i veri valori, bontà d’animo, dedizione, gentilezza, delicatezza, sensibilità, rispetto, corrispondenza e armonia dei sentimenti. Tutti valori rari, rarissimi perché “desueti, antiquati”. Nell’epoca moderna si preferisce apparire piuttosto che essere.
Non sò qual è il tuo nome e non voglio saperlo, mi è bastato vederti per capire che sei una di quelle donne dalla bellezza stupefacente.Bisognerebbe farti una foto e farne un quadro così da poterla guardare quando si vuol vedere un opera d’arte in questa realtà che fa schifo.
Tutti parlano di bellezza ed estetica, ma nessuno parla dell’intelligenza di una persona!
Credo che la bellezza non sia un fatto di estetica, ne di salute o di stare in forma, ne di cura. Penso che sia un insieme di cose. Il sesso che rappresenta la Bellezza è quello femminile. Ritengo che le donne siano anche più forti e più intelligenti, mentre noi uomini siamo più stabili e meno emotivi. Insomma, ci equilibriamo. Ma la Bellezza è donna. Ci sono ragazze bellissime, ma che si vestono, si truccano e si comportano in modo pessimo. Questo secondo me le svaluta. Anche la volgarità (intendo gonne corte, magliette trasparenti e modi troppo espliciti) sviliscono la sensualità e la bellezza delle donne. Credo che la bellezza, come la maturità, non dipenda nemmeno dalla sicurezza in se: penso che le persone sagge siano coscenti di commettere sempre errori, quindi non vedo perché essere così sicuri di se. Penso invece che la bellezza si basi sull’accettazione e sulla volontà: si dovrebbe accettare di non essere legati a nulla e nessuno, se non a chi si ama; si dovrebbe accettare che gli oggetti che possediamo, il nostro lavoro e quello che facciamo non identifica chi siamo veramente. Spesso i geni e le persone di valore sono morte giovani e vissute malamente, quindi il successo e la richezza non determinano chi è meglio di altri; si dovrebbe accettare di essere fallaci, quindi tentiamo di migliorarci il più possibile, senza inorgoglirci dei nostri successi; si dovrebbe volere con ogni fibra del proprio corpo ciò che si pensa sia giusto e ideale per noi, senza dare retta alla società, agli stereotipi e ai preconcetti: siamo noi i più adatti allo scopo di conoscerci e per capire di cosa abbiamo bisogno. Sviluppando noi stessi possiamo creare una nostra classe, un nostro stile, una nostra eleganza, il vostro sguardo sarà unico, la maturità si vedrà a un chilometro e saprete essere divertenti. Infine amerete attraverso una volontà adamantina. Così sarete felici. Così sarete completi. Così sarete Belli. Viva la Bellezza.