Jean Jacques Rousseau – Vita
L’uomo è nato libero e morirà in catene…
L’uomo è nato libero e morirà in catene…
Sempre in bilico. Caoticamente concentrato sui miei tumulti interiori, sempre in bilico a precipizio sull’errore, provo ad innalzare argini, immerso nella voglia prorompente di abbatterli immediatamente per distruggere stracci residui di convinzioni ancestrali. Lasciarsi andare. Senza chiedere nient’altro. Per imparare a lasciare scorrere, liberandomi dal desiderio di piegare ora gli eventi nella direzione che vorrei, che in quella direzione spontaneamente ci sono già passati, allora attendo e osservo e mi impongo pazienza.
Nessuno, al principio, chiede la vita.Si nasce e basta, per caso o per volontà altrui.Crescendo lottiamo con i denti per riuscire a raggiungere la felicità, cerchiamo sempre “di più” e non ci basta mai quello che già è in nostro possesso.Si cresce, si ride, si piange, si sbaglia.Alcuni si affannano a trovare il senso di questa cosa: la vita. Ma esiste veramente un senso della vita?Esso è mutevole da persona a persona, dal credente all’ateo.Quasi nessuno si rende conto di ciò che possiede: è superfluo cercare un senso della vita, in questa maniera si ruba del tempo alla vita stessa!Siamo vivi, questo è tutto ciò che importa. Viviamo per le persone che non vivranno mai e per coloro che hanno già dato la loro quota.Siamo vivi! Respiriamo.
Chi ama può fingere solo per vederci sorridere.Chi soffre può fingere solo per vederci felici.La vita può fingere solo per vederci morire.La morte può fingere solo per vederci vivere.
Non so se riuscirò a salire sulle vette più alte o se finirò ad affondare negli abissi più profondi. Ma una cosa è certa respirerò in salita e poi tratterrò il fiato, non aspetterò di toccare il fondo, risalirò in superficie e da lì ricomincerò.
Quelli che non si abbattono ricominciano sempre. Ricomincino anche dopo aver pianto “a ridere”. Ricominciano ad amare anche dopo esser stati traditi e delusi. Quelli che non sia abbattono, hanno la speranza nel cuore, quella “speranza” che sa rialzarli e risanarli ad ogni caduta, in ogni occasione. Ricominciano sempre. Ogni volta; anche quando spinti dalla cattiveria del mondo, cadono giù dal dirupo della tristezza. Non si abbattono. Ricominciano e risalgono, ma questa volta prendono la rincorsa e sfidano anche le proprie possibilità. Perché domani sanno che potrebbe essere migliore.
La vita è questa, non ti lascia tregua, non ti concede il tempo di adattarti, di metabolizzare gli eventi, che in un batter d’occhio ti si presenta un’altra realtà, un’altra prospettiva e così la tua mente non può far altro che accelerare, non c’è il tempo di escogitare una strategia, gli eventi ti piombano addosso all’improvviso.