Jean-Paul Malfatti – Comportamento
Sono l’esorcista di me stesso.
Sono l’esorcista di me stesso.
Solo chi non osa non sbaglia.
Errare è umano… non sapersi assumere le proprie responsabilità è diabolico.
Non seguo più i canoni della normalità, se mai li ho seguiti, che poi cosa…
Abbiamo un grande privilegio: poggiare i piedi e decidere dove condurci, aprire gli occhi e decidere se andare incontro agli altri. Sarà poi il cuore a sussurrarci se continuare il cammino o fermarci nel nostro tempo.
Come si fa a togliere dalla testa qualcuno che si ama? Non la si può di certo aprire come una scatola e togliere ciò che non ci piace. Tanti dicono “ci vuole tempo”, io stessa lo dico. Ma non è quantificabile, non si può misurare, e potrebbe far male per sempre. Quindi la soluzione è convivere per il meglio con questa persona conficcata nel cervello. Potrebbe essere un esercizio mentale. Per stabilire a che livello di pazzia si è arrivati o per capire cosa e chi si sta trascurando. Ma alla fine, credo ci si renda conto che l’unica persona che si sta trascurando, siamo solo noi stessi.
L’uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell’imitazione.