Jean-Paul Malfatti – Dillo in sei parole
Sono il suono del tuo sonno.
Sono il suono del tuo sonno.
Perché scrivo…Scrivere, per me, è aprire i cassetti della memoria, dove ho riposto tante cose, nonostante la mia giovinezza… Scrivere mi fa molto spesso fuggire da questo mondo crudele e caotico senza morire… Un mondo troppo materialista, fatto di apparenza ed esteriorità, in cui si è, soltanto se si ha qualcosa… Un mondo indifferente ed egoista che non da più speranze e futuro a noi giovani… Un mondo che non ha nessun rispetto né per gli anziani, né per la salute, né per la natura. E, prima di finire, faccio mie le parole di Luca de Pieri: “Sono giovane e pieno di entusiasmo e scrivere per me è un modo per fare uscire le emozioni e le sensazioni che ho dentro; per questo motivo mi definisco più un paroliere che un poeta…”
L’aquila è morta, ma Ganimede ancora sopravvive. È vivo e, anche se piuttosto passivo, qualche volta è pure attivo in me.
Toh, guarda… ci sono anch’io.
Paradiso, purgatorio, inferno. Libertà, domiciliari, galera.
Educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l’insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata.
Sono così impegnato che non ho tempo nemmeno per il non avere un cazzo da fare.