Jean-Paul Malfatti – Felicità
Proviamo ad essere felici semplicemente per l’opportunità di poter asciugare una lacrima o portare una parola di speranza a chi l’ha persa.
Proviamo ad essere felici semplicemente per l’opportunità di poter asciugare una lacrima o portare una parola di speranza a chi l’ha persa.
Una volta assaporata, l’allegria diventa una forte e continua tentazione e si trasforma in vizio già al primo cedimento.
La felicità ha un difetto non è durevole ma ha anche un pregio notevole, è fatta di attimi che non si ripetono ma ogni volta che li vivi sembra durino per l’eternità perché ti lasciano dentro quella sensazione di benessere che fa accettare con più disincanto le cose inutili, negative e futili!
I gay veri e propri non sono froci, sono omosessuali. I froci sono i finti gay, cioè gli etero che si “fingono ghei” per fare i modelli, scappare dal servizio militare, trarre vantaggio da alcune opportunità o semplicemente per attirare l’attenzione.
La felicità alberga nel cuore degli umili.
Ogni tanto tutti dovremmo specchiarci, guardarci con attenzione e innamorarci di noi stessi. Se noi non ci apprezziamo, non ci accettiamo è normale che abbiamo paura che gli altri non lo facciano con noi. Una paura che può alimentare insicurezza e, quindi, incidere negativamente sul livello dell’autostima.
Perché le persone hanno paura di essere felici? Cosa ci sta dentro questo termine che li rende insicuri? Perché tutti scappano dalla stabilità e dalle certezze? È il per sempre che da fastidio?